Lombalgie di difficile risoluzione: uso del distrattore interspinoso

Il trattamento chirurgico di decompressione del rachide lombare in pazienti con  lombalgie intermittenti secondarie a stenosi del canale spinale in esito a discopatie compressive, bulging, protrusioni ad ampio raggio e/o ernie contenute, spondilolistesi, sindrome delle faccette articolari, si avvale da qualche tempo di un nuovo presidio terapeutico mininvasivo: il distrattore interspinoso (IPD). Si tratta di un piccolo impianto protesico posizionato tra i 2 processi spinosi del livello o dei livelli discali sintomatici, senza interferire con quelli adiacenti nelle varie posizioni di estensione e flessione (fig. 1).

fig. 1

L’IPD si pone come una valida alternativa alla chirurgia convenzionale ed è diretta prevalentemente a tutti quei pazienti anziani che non possono sottoporsi ad un intervento chirurgico per la presenza di concomitanti patologie sistemiche (insufficienza cardiaca, insufficienza respiratoria, epatopatie e nefropatie croniche, dismetabolismi).
La prolungata postura eretta e alcuni atteggiamenti del rachide in iperestensione modificano sensibilmente le dimensioni del canale spinale e dei forami di coniugazione inducendo talora compressioni a carico del midollo e/o delle radici nervose. Questo sistema è in grado di eliminare tali deformità ristabilendo il fisiologico spazio intervertebrale ed inibendo gli scivolamenti del corpo vertebrale sul disco (fig. 2).

fig. 2a
fig. 2b

Ne risulta uno scarico delle forze non più agente sulle faccette o sul disco ma lungo le linee intersomatiche ed interspinose (fig. 3).

fig. 3

L’intervento può essere eseguito in anestesia locale mediante una mini incisione paravertebrale mediana e agendo unicamente sui 2 legamenti sovraspinoso e interspinoso, con conseguente sensibile riduzione dei tempi di ospedalizzazione. Non ultimo, vi è la possibilità di eseguire in un secondo momento tutte le eventuali opzioni di trattamento chirurgico del caso.
Le complicanze (contenute nell’ordine del 3% circa) sono quasi esclusivamente locali: la dislocazione dell’impianto, la frattura del processo spinoso e le infezioni.