L'allungamento della vita

Appare chiaro che ogni organo del nostro corpo non era stato concepito per una vita così longeva: Il progressivo allungamento della vita che nell'ultimo centennio ha proseguito la sua corsa in modo esponenziale, è stato un gravoso problema per gli studiosi della struttura portante.

L'osso infatti, era già stato oggetto di studio, in quanto la sua evoluzione aveva già un rapido decadimento quando l'età media di sopravvivenza era ben inferiore rispetta a quella odierna. E' da pensare che soltanto nel 1950 l'eta media era 65 anni, nel 1973 era di 73 anni e nel 2003 82 anni nella donna e 79 nell'uomo.

Il demografo Wilbur Smith ipotizza che chi nasce nel 2000 può avere una longevità intorno ai 130 anni.


La progressiva demineralizzazione ossea come conseguenza dell'allungamento della vita

Sta qui la necessità di aver dovuto, e dover continuare a risolvere problematiche sia preventive (terapie condroprotettive, remineralizzanti, osteotomie di correzione, etc.) che a danno già avvenuto (artroprotesi monocompartimentali, totali,etc.). Ma tutto questo è possibile allorché le articolazioni sono sostituibili, e chi con maggior frequenza chi con minore, gomiti o anche, spalle o ginocchia, oggigiorno sono “protesizzabili”.

La cifoplastica  

Il problema è stato alla colonna vertebrale, struttura portante sottoposta al carico del busto. Questa, non sostituibile per logici motivi anatomici, dev'essere tutelata non soltanto nella sua parte articolare, ma anche nel suo corpo vertebrale. Il quale, demineralizzato e sotto costante carico va incontro a cedimenti strutturali che cifotizzano la colonna facilitando il crollo delle limitanti delle vertebre limitrofe.

Ecco per cui che il problema dello schiacciamento vertebrale da osteoporosi si è amplificato con l'allungamento della vita.

L'uovo di colombo: (vedi sezione “alcune mie pubblicazioni”, paragrafo: vertebroplastica, uovo di colombo).